Endometriosi Pavimento pelvico

3 Milioni di donne nel nostro paese soffre di endometriosi, ovvero una patologia infiammatoria cronica e benigna che  si manifesta principalmente al livello perineale ma che può interessare anche altri organi pelvici e toracici arrivando a coinvolgere l’intero organismo in maniera sistemica. È una delle patologie che risente di un maggior ritardo diagnostico, questo significa che una donna che ne è affetta può aspettare anche 7 anni per ottenere una corretta diagnosi, interrogando in questo tempo molte figure mediche e specialisti.

Ma cerchiamo di fare chiarezza su questa patologia. Come si instauraQuali sintomi potrebbero farci richiedere il consulto di uno specialista? Quali sono le strategie di trattamento e come e perché interviene la fisioterapia?

L’endometrio è una mucosa che normalmente riveste le pareti interne dell’utero, questo tessuto è sensibile  agli stimoli biologici e ormonali ed è attivo e coinvolto durante il ciclo mestruale. Nel caso dell’endometriosi, questo tessuto che dovrebbe essere presente solo al livello uterino  “migra” in maniera anomala innestandosi in altri organi o altre zone del corpo. Nel distretto pelvico, può interessare il colon o la vescica, in casi più rari interessa organi della cavità toracica come il fegato o il muscolo diaframma.

Ovviamente durante il ciclo mestruale e in modo particolare durante la fase ovulatoria e nella mestruazione, ovvero condizioni in cui l’endometrio risponde a dei picchi ormonali, questo tessuto si infiamma e sanguina, tanto nell’utero quanto nelle aree di migrazione provocando dolore ed emorragie.

Il dolore è il sintomo principale dell’endometriosi e anche quello più invalidante  che spesso costringe la persona affetta a rinunciare alle attività quotidiane, lavorative e alla vita relazionale. Durante il ciclo mestruale è normale sentire un po’ di dolore soprattutto i primi giorni, ma questo non dovrebbe limitare le nostre abitudini quotidiane. Un ciclo molto doloroso e lungo dovrebbe infatti essere un campanello d’allarme che andrebbe valutato in maniera più approfondita da uno specialista. 

Nelle aree di lesione e quindi dove il tessuto endometriale si innesta, si genera un’infiammazione che porta alla formazione di cicatrici ed aderenze che riducono la capacità elastica dei tessuti interessati, generando a lungo termine anche dei compensi posturali.

Il dolore durante il ciclo mestruale, che prima abbiamo descritto, si chiama in termini medici dismenorrea, a questo nelle donne che soffrono di endometriosi spesso si associa la dispareunia ovvero il dolore  alla penetrazione nel rapporto sessuale. Anche in questo caso l’impatto del sintomo sul benessere emotivo, mentale e relazionale della persona è importante.

Per il trattamento di questa patologia un approccio multidisciplinare è fondamentale vista la sua complessità. L’integrazione delle cure farmacologiche, con l’intervento nutrizionale, riabilitativo, l’attenzione verso le metodiche di allenamento e uno stile di vita sano è risultata essere la strategia vincente per la gestione di questa patologia. Si interviene al livello medico farmacologico con diverse categorie di farmaci ad azione anti – estrogenica e solo nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia. 

Ma detto ciò, perché la fisioterapia dovrebbe intervenire nel trattamento dell’endometriosi?

Come abbiamo descritto nei paragrafi precedenti, le sedi d’innesto delle lesioni possono interessare tanto la zona perineale quando altri organi e strutture del nostro corpo generando infiammazioni e quindi dei compensi nelle strutture limitrofe.

La muscolatura perineale, ad esempio può andare incontro ad ipertonia o ipotonia, quindi ad un aumento della tonicità muscolare oppure ad una riduzione del controllo motorio. Le aderenze che originano dalla forte infiammazione locale che si genera in taluni casi possono essere a loro volta causa di dolore o di compensi posturali su cui sarà necessario lavorare.

La valutazione iniziale è fondamentale per definire il quadro clinico completo e determinare obiettivi e strategie de trattamento riabilitativo fisioterapico. Nell’ambito della riabilitazione pelvi perineale la terapia manuale lavora sulle aderenze sia al livello pelvico sia al livello viscerale addominale mentre le terapie strumentali aiutano nel controllo dell’infiammazione. Nel caso di una disfunzione della muscolatura del pavimento pelvico, quindi un eccesso o una diminuzione del tono muscolare, si lavora molto con tecniche di “presa di coscienza” e di rilassamento che aiutano a prendere consapevolezza della zona pelvica aumentando la capacità di controllo motorio sul muscolo. La rieducazione posturale potrebbe invece essere necessaria in caso di alterazioni della postura.