Il progresso nella medicina moderna ha favorito un miglioramento nelle condizioni di salute generali, questo ci ha spinto negli ultimi decenni ad aumentare la cura verso noi stessi con un attenzione rivolta non solamente allo stare bene, ma anche a vedersi e a sentirsi bene con se stessi focalizzando l’attenzione anche sulla cura della propria immagine. Ad oggi, essere in salute non significa solamente “non essere malati”, il concetto di salute oggi è qualcosa di più complesso che comprende anche il sentirsi bene con se stessi anche sotto l’aspetto estetico.
In questo contesto si è sviluppata un’innovazione nel campo della fisioterapia ovvero la riabilitazione dermatofunzionale, gergalmente nominata anche con il nome di “fisioestetica”. Questa branca della fisioterapia mira a valutare e a trattare le disfunzioni del tessuto cutaneo e adiposo superficiale, agisce sulle patologie del sistema circolatorio e sulla pelle con tecniche strumentali e metodiche non invasive.
Cellulite, ritenzione idrica, adiposità localizzata, flaccidità cutanea, esiti cicatriziali sono alcune delle condizioni patologiche sulla quale interviene la riabilitazione dei tessuti molli, ovvero la fisioterapia dermatofunzionale. Un fisioterapista esperto in tale ambito programma un intervento terapeutico avvalendosi di tecniche comprovate sulla base di studi scientifici provenienti dalla letteratura, interagisce nel percorso con altri professionisti del settore in ambito sanitario quali ad esempio, il medico di chirurgia estetica o il biologo nutrizionista, ritagliando una strategia disegnata sulle necessità del paziente. Questo lo differenzia da un trattamento estetico la cui strumentazione è programmata per un intervento più o meno generico e standardizzato.
Per poter intervenire sarà dapprima necessario raccogliere un’anamnesi che valuti le cause generatrici della disfunzione, si prendono in considerazione fattori alimentari, ormonali, posturali o elementi dello stile di vita che possono incidere nell’accumulo di grasso in eccesso, nella ritenzione idrica o sui metabolismi del collagene. Si interviene poi con un ciclo di sedute che prevedano l’utilizzo di tecniche e strumentazioni che lavorano al fine di ripristinare l’equilibrio omeostatico perso migliorando aspetti quali l’idratazione, la vascolarizzazione e rendendo i tessuti più sani e con un aspetto più giovane.